Sì, abbiamo sviluppato un modello di business di cui siamo molto orgogliosi: è un percorso che dalla fase di discovery di molecole attive per i prodotti a difesa dell’agricoltura ci porta nella seconda fase di immissione sul mercato attraverso alleanze con partner internazionali con cui condividiamo gli investimenti altissimi richiesti nella fase di sviluppo, registrazione e commercializzazione dei fitofarmaci. Investimenti che da soli non potremmo sostenere, perché rischieremmo di “sovraspendere” oltre la capacità finanziaria e al tempo stesso di “sottoinvestire” rispetto ai fabbisogni.

Per questo motivo abbiamo sviluppato degli accordi “mosaico” che possono prevedere la comproprietà dello sviluppo con alcune aziende internazionali, come quello del 2012 con FMC Corporation: un accordo di collaborazione per lo sviluppo di un nuovo fungicida da noi scoperto che ha un largo spettro d’azione e possibilità di impiego in tutto il mondo. Grazie a questa partnership oggi siamo a buon punto nello sviluppo del prodotto che prevediamo di immettere sul mercato agli inizi del prossimo decennio.

Le altre domande

Questo sito web utilizza cookie. Continuando la navigazione si accettano gli stessi.