Sin dalla fondazione e molto in anticipo sul resto del settore, ci siamo dedicati alle tematiche ambientali, avvicinandoci alla sostenibilità nel modo a noi più congeniale, ossia mettendo in campo i nostri migliori cervelli attraverso la Ricerca & Sviluppo.

Siamo stati tra i primi nel nostro settore a integrare nel business obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale, sia in termini di prodotti che di processi produttivi, cercando di unire l’attenzione all’ambiente allo sviluppo del business.

Con un approccio pionieristico, abbiamo proposto al mercato dei prodotti che anticipavano soluzioni (tecniche e sull’uso dei refrigeranti) che sarebbero poi diventata uno standard di mercato.

Dopo le difficoltà iniziali e le resistenze trovate nel proporre un vero e proprio “cambio di rotta”, questa visione all’avanguardia ci è stata riconosciuta dal mercato ed è stato uno dei driver di crescita che ci hanno consentito di assumere un ruolo di leadership nel settore.

Mi consenta, infine, di chiudere con un richiamo al primo assunto fondamentale per LU-VE, “azienda fatta di donne, uomini e idee”: in un mondo globalizzato come quello di oggi, l’attenzione alle persone si accompagna con la valorizzazione delle diversità, concepite come una ricchezza da curare e armonizzare.

La nostra impresa da un lato va a stabilirsi in nazioni diversissime tra loro, basti pensare che abbiamo 12 stabilimenti produttivi in 8 diversi paesi (Italia, Cina, India, Svezia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e USA): come accennato, in ognuno cerchiamo partner locali per integrarci il più possibile nella nuova realtà.

Parallelamente, nella nostra sede centrale di Uboldo, in provincia di Varese, contiamo ben 14 nazionalità diverse: anche qui occorre permettere a tutti di integrarsi. Abbiamo organizzato dei corsi italiano, perché tutti i lavoratori siano alla pari e si trovino nelle medesime condizioni per comprendere appieno in primis le regole di sicurezza e poi anche i loro diritti. Abbiamo usato questi momenti di formazione anche per insegnare la Costituzione Italiana e le norme fondanti del nostro paese.

In termini di sicurezza, nello stabilimento di Uboldo (Varese) abbiamo creato i “break formativi”: un nuovo modo di creare cultura della sicurezza. Sono brevi intervalli fatti presso le postazioni di lavoro, in cui “ripassare” norme e procedure operative per preservare e migliorare costantemente la sicurezza sul lavoro. Il sistema è così buono che è stato recepito dalla Commissione nazionale salute e sicurezza di Federmeccanica-Assistal, Fiom-Fim-Uilm come metodologia disponibile in tutta Italia per le imprese del comparto metalmeccanico.

Cerchiamo, infine, di dare un buon esempio: da molti anni collaboriamo con la Cooperativa Alfa, una cooperativa sociale fondata dal medico Antonio Gervasio, che consente di portare persone con problemi psichici nel mondo delle imprese, usando il lavoro come terapia.

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