La parola chiave è innovazione, ma declinata a modo nostro.

Avvenire è sempre stato un giornale in grado di guardare avanti, spesso di anticipare i tempi:lo confermanoalcune intuizioni valide ancora oggi.

Nasce dall’idea di Papa Paolo VI con la fusione de L’Italia di Milano e dell’Avvenire d’Italia di Bologna: nel 1968 il Pontefice volle realizzare un quotidiano che andasse oltre il nazionale per legarsi al territorio. Fu un’attenzione alle comunità, ai singoli territori che oggi è un valore riconosciuto come centrale in molte delle strategie di sostenibilità e business aziendali.Un’attenzione al territorio e una vicinanza alle persone tutt’oggi confermata dalle 13 edizioni in cui si ospitano le edizioni diocesane.

Anche il nostro linguaggio giornalistico, e le stesse modalità tecniche che usiamo, confermano questo tratto originario, lo sguardo rivolto al domani. Accanto e insieme al quotidiano di carta, i nostri abbonati possono leggere sin dal primo minuto dopo la mezzanotte le edizioni digitali per tablet, smartphone e pc e hanno a disposizione un sito web sempre aggiornato e strutturato nei dossier di approfondimenti, come tutti gli altri lettori. Inoltre, siamo stati tra i primi a rendere vocali i contenuti o a creare l’app, già nel 2010.

Oggi, pensiamo ogni progetto fin dall’inizio sia in digitale che in formato cartaceo, abbiamo inserito la proposta dei podcast, con un sito dedicato: podcast sulla storia, l’arte, la fede, l’economia e molti altri temi davvero originali e coinvolgenti.

Ma il concetto di innovazione per noi ha un significato più profondo e molto legato ai valori di impresa responsabile.

Le altre domande

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