Una delle ASL più grandi d'Italia ha deciso di riorganizzarsi sulla base dei principi del Lean Thinking per ridurre sprechi e aggiungere risorse alle attività che creano valore per i pazienti. Un manager con alle spalle anni di esperienza nel settore automotive ha accettato la sfida di importare nell'ambito dei servizi pubblici e di una ASL complessa principi ormai diffusi nell'industria, ma ancora poco conosciuti in campo sanitario. Insieme a uno staff di professionisti motivati e attraverso azioni di riorganizzazione accuratamente pianificate, sono aumentati notevolmente i tempi dedicati ai malati, sono migliorate le modalità di gestione dei farmaci e degli altri beni di consumo, sono state riorganizzate le linee mediche e chirurgiche. I risultati ottenuti hanno riguardato miglioramenti sia dell'efficienza, sia della soddisfazione del personale, sia della qualità dei servizi forniti ai cittadini. Il modello Lean dell'ASL 10 ha iniziato a diffondersi nella Regione Toscana e in altre ASL nazionali, dimostrando ampie potenzialità di sviluppo futuro.
In un settore sempre più al centro delle critiche e dell’attenzione mediatica a causa di comportamenti talvolta spregiudicati e non rispettosi dei clienti, il caso Banca Popolare di Sondrio descrive la storia e lo sviluppo di una banca popolare che ha saputo sviluppare una cultura forte ed originale, capace di orientarne i suoi comportamenti e la crescita così come fortemente desiderato dal suo storico Presidente Melazzini.
Il caso illustra le tappe della crescita avvenuta in Italia e in Svizzera, con la controllata “Suisse”, di un gruppo bancario che ha fatto dell’attenzione e del rispetto dei clienti, di alcuni valori condivisi da tutto il personale e fortemente alimentati dal suo vertice, la base per un percorso di crescita costante e prudente che lo ha portato ad occupare una posizione di rilievo nel panorama bancario italiano e ad entrare nel novero delle banche vigilate dalla BCE.
«Io volevo fare l’imprenditore»: è questo il proposito che Sandro Veronesi non ha mai nascosto a nessuno, fin dal periodo dell’Università. La sua “creatura” è Calzedonia, nata nel 1986 come catena retail che distribuiva prodotti fabbricati da terzi. Grazie al progressivo ampliamento della gamma e ad un percorso di sviluppo prevalentemente per linee interne, basato sull’integrazione fra produzione e distribuzione, Calzedonia ha saputo conquistare in pochi anni il mercato nazionale e raggiungere importanti traguardi all’estero.
Il caso presenta le principali tappe che hanno segnato la storia del gruppo e l’evoluzione del modello organizzativo. Illustra poi le principali performance competitive, economico-finanziarie e sociali che il gruppo ha raggiunto in aderenza al leitmotive dell’azienda: «la normalità è data dalla crescita».
Peccioli è un piccolo borgo collinare in provincia di Pisa. Ha acquisito notorietà anche a livello internazionale per un'esperienza unica di gestione pubblica capace di trasformare un'emergenza ambientale legata alla presenza di una discarica, in un sistema di sviluppo locale costruito sulla partecipazione dei cittadini. Una società con il comune come socio principale e un azionariato diffuso fra i cittadini di Peccioli e dei comuni vicini ha garantito una gestione diretta della discarica, evitando infiltrazioni esterne della malavita e creando un controllo diffuso. Il "Sistema Peccioli" ha dato vita a numerosi progetti per lo sviluppo socio-economico locale e per aumentare i servizi a disposizione dei cittadini, con importanti ricadute locali. L'esperienza di Peccioli dimostra come sia possibile utilizzare il modello di gestione di comunità nei servizi pubblici per alimentare il coinvolgimento dei cittadini in scelte rilevanti per il benessere economico, sociale e ambientale.
Nello stesso periodo in cui il patrimonio gestito in fondi socialmente responsabili a livello nazionale è calato del 30%, quello investito nei fondi appartenenti al “Sistema Valori Responsabile” di Etica SGR (una società di promozione del risparmio che non svolge attività di asset management) è raddoppiato, fino a raggiungere i 450 milioni di euro nel 2012. Il caso racconta cosa c’è all’origine di questa performance in controtendenza: buoni rendimenti dei fondi rispetto ai benchmark, un processo di selezione dei Paesi e dei titoli “investibili” caratterizzato da indipendenza e rigore, una comunicazione trasparente nei confronti sia delle banche distributrici che dei sottoscrittori e, soprattutto, la guida appassionata ed esperta di una direttrice che ha scelto di sacrificare opportunità di lavoro più remunerative nel settore finanziario per dedicarsi a un progetto nel quale credeva.
Il caso descrive la storia di Geico e di Ali Reza Arabnia, l’imprenditore che ha guidato tale impresa dal 2005 ad oggi. È una storia esemplare che presenta nuove prospettive e contributi al dibattitto sulle finalità delle imprese e sulle migliori modalità per realizzarle. È una storia affascinante che si presta ad essere interpretata utilizzando tre diverse chiavi di lettura: (i) quella delle attitudini e delle abilità che caratterizzano gli imprenditori e i leader; (ii) quella della sinergica interdipendenza tra parte razionale ed emotiva del nostro cervello, tra innovazione tecnologica e innovazione culturale; (iii) quella del possibile posizionamento competitivo di una piccola e media impresa che opera in un settore concentrato e globale.
Come fa la Kayser Italia, una medio-piccola azienda localizzata in Toscana il cui capitale è interamente detenuto dal fondatore e dalla sua famiglia, a competere in un settore come quello dell’ingegneria aerospaziale in cui operano player multinazionali? Il caso racconta come la leadership del fondatore Valfredo Zolesi riesca a rendere la Kayser uno dei key player per esperimenti scientifici in microgravità sviluppati in Europa e come i suoi esperimenti per analizzare le reazioni del corpo umano in assenza di gravità abbiano dato un grande contributo alla medicina moderna.
La Kayser festeggia nel 2016 i suoi primi 30 anni di attività), durante i quali ha acquisito una crescente notorietà principalmente per le sue competenze nella realizzazione dei payload - ciò che viene trasportato nello spazio come ad esempio un telescopio, un satellite, un esperimento di biologia - presso tutte le più importanti Agenzie spaziali del mondo, dalla Nasa americana alla Roscosmos Russa, dall’ESA, alla CNSA cinese.