Dal mettere persone diverse, in parte tra loro sconosciute, attorno a uno stesso tavolo, unite da una comune cultura d’impresa: quella che pone innovazione e bene comune al centro del suo agire e che crede che dal dialogo nascano feconde sinergie tra esperienze, competenze e sensibilità differenti. Nel caso di Planeat, abbiamo riunito alcuni colleghi, provenienti come me dall’esperienza di un’impresa di successo nel campo dell’e-commerce, con professionisti che provenivano da differenti esperienze: ciascuno, grazie al suo vissuto, ha portato la sua idea e abbiamo unito le forze per creare da tre diverse idee di business, tutte in campo alimentare, un’unica idea forte che potesse essere competitiva in un mercato molto sfidante come quello del food.

Abbiamo studiato lo scenario di riferimento per capire dove avremmo potuto massimizzare il nostro impatto per il bene comune: spreco alimentare, qualità del cibo, equilibrio nella dieta e rispetto del pianeta… possono sembrare sfide impossibili! Tuttavia, tengo sempre a mente l’invito del fondatore del movimento scout Robert Baden-Powell: “Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di come l'avete trovato”. Mi preme qui sottolineare quel “un po’” migliore: non dobbiamo proporci di risolvere le grandi questioni del nostro tempo, ma impegnarci a scomporre e ad analizzare i problemi per provare a risolverli un po’ alla volta, togliendoci così ogni forma di scusa che ci possa suggerire che il compito sia troppo grande e quindi fuori dalla nostra portata.

E così abbiamo scomposto il mondo dell’alimentazione per analizzare l’uso indiscriminato della plastica, il rapporto tra produttori e distribuzione che spesso sacrifica le piccole aziende di qualità o il grande tema dello spreco alimentare, giunto in Europa a circa il 35% di quanto si produce e in gran parte concentrato tra le mura domestiche (22%).

L’idea che Planeat propone agli utenti è questa: pianificare tutti i pasti della settimana partendo dai piatti che si desiderano mangiare giorno dopo giorno e ricevere tutto quanto occorre già perfettamente porzionato e pronto per essere cucinato; è un cambio di paradigma rispetto alla classica abitudine della spesa settimanale che parte dall’acquisto dell’ingrediente per arrivare a cucinare quanto si trova in cucina al momento dei pasti. La nostra azienda compra ingredienti di qualità, li prepara al grammo, lavandoli e affettandoli come da ricetta e tenendo conto dei gusti dei clienti, e li inserisce in contenitori biodegradabili che vengono recapitati a casa, pronti per essere cucinati durante la settimana.

Spreco alimentare e utilizzo di plastica vengono così azzerati, con benefici in termini di salute e di risparmio di tempo, ma anche col risvolto di ritrovare la nostra straordinaria cultura culinaria, spesso messa da parte per motivi di tempo. Ed ecco che problemi di ambito globali, immensi, diventano, una volta scomposti, alla nostra portata.

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